|  
                
                I Fanes nella musica 
                 
              Le 
                opere musicali ispirate ai Fanes sono ancora più scarse 
                di quelle figurative. Data la mia molto modesta competenza in 
                materia, mi auguro davvero che qualcuno venga in mio soccorso 
                suggerendomi delle opere che io non conosco. Questo è, 
                per ora, quanto sono in grado di proporre: 
                 
              - 
                Emil Petschnig compose un libretto d’opera 
                per una “opera festiva tirolese” intitolata Il 
                tempo promesso; che venne rappresentata nel 1928 ad Innsbruck, 
                con musiche dello stesso Petschnig, ma non ebbe seguito e cadde 
                rapidamente nel dimenticatoio. Il manoscritto del libretto è 
                ancora disponibile (una copia all'Istituto Ladino di San Martino 
                in Badia); 
              - 
                Mi è stato cortesemente segnalato da Peter 
                Bridges che nel 1937 il musicista italiano Renzo Massarani 
                (1898-1975) compose un balletto (ovvero "azione mimica in 
                tre quadri e due intermezzi"), intitolato Boè, 
                 ispirato alle leggende di Wolff. 
                La prima rappresentazione ebbe luogo al teatro Donizetti di Bergamo 
                e costituì un segnalato successo ("Boè", 
                balletto di R. Massarani, su soggetto e coreografia del compositore, 
                dirige Nino Sanzogno, regia e coreografia di Teresa Battaggi, 
                scenografia di Sandro Angelini {con le ballerine Elide Bonaggiunta 
                (principessa), Placida Battaggi (madre) e Lola Bianchi (Salvano), 
                i ballerini Gennaro Corbo (pastore), Tony Corcione (principe/2°mago), 
                Ermanno Salvarè (1°mago) e Dino Cavallo (3°mago). 
                Il lavoro cadde più tardi in disgrazia a seguito del beffardo 
                destino di questo compositore. Fascista della prima ora, fu inizialmente 
                molto apprezzato sia dal regime, sia dalla critica. Tuttavia... 
                era ebreo: a seguito della promulgazione delle leggi razziali, 
                fu costretto ad emigrare in Brasile, rinnegò le sue stesse 
                musiche (molte delle quali vennero distrutte) e morì pressocchè 
                dimenticato. 
              - 
                Amelia Cuni, musicista, 
                cantante e danzatrice formatasi in India, ha presentato nel 2002 
                alla Malga Costa Val Sella ed a Riva del Garda uno spettacolo 
                musicale in nove quadri, intitolato "Il sogno di Dolasilla", 
                su versi originali in ladino di Stefano Dell'Antonio. 
              - Sempre 
                nel 2002, il Tanzsommers di Innsbruck e lo Stiftung Stadttheater 
                di Bolzano hanno messo in scena, per il Festival di Bolzano-danza, 
                Dolomytica, 
                uno spettacolo di balletto ispirato a varie leggende ladine tra 
                cui la saga dei Fanes. Le musiche originali erano di Joao 
                de Bruco e Roderik Vanderstraeten, le 
                coreografie di Jean Christophe Blavier e Chiara Tanesini 
                 
                - Recentemente, nell'ambito della realizzazione del film "Le 
                Rëgn de Fanes", la co-autrice Susy Rottonara 
                ne ha composto tutte le musiche originali, che sono distribuite 
                anche separatamente in un CD. Alle musiche del film è stato 
                successivamente conferito l'ambito premio internazionale Renderyard 
                Film Festival. La cerimonia (vedi foto) 
                ha avuto luogo a Londra nell'ottobre 2007. Maggiori dettagli nel 
                Notiziario. Nell'aprile 
                2008 le stesse musiche sono state premiate anche negli Stati Uniti 
                al Garden State Film Festival (Asbury Park, New 
                Jersey). Anche di questa premiazione forniamo ulteriori particolari 
                nel Notiziario. 
              - Mi 
                sono imbattuto casualmente nei Kastelruther Spatzen 
                ("Passeri di Castelrotto"), un gruppo di musica popolare 
                tedesca molto famoso - nella loro cerchia - anche al di fuori 
                dell'Alto Adige; il loro sito è: http://www.kastelrutherspatzen.de). 
                Questi signori presentano nel loro vasto catalogo una ballata 
                intitolata "Das Lied der Fanes" (La canzone 
                dei Fanes), ed una "Hörst Du die Stimme der Fanes" 
                (Senti la voce dei Fanes?) che suppongo si rifacciano liberamente 
                all'antica leggenda (vi sono anche altri titoli legati alle opere 
                di K.F. Wolff).  
              - La 
                signora Tarabiono mi ha segnalato il passaggio 
                da Ratisbona di un trio femminile ladino (La Valle) chiamato le 
                Ganes, composto dalle sorelle Elisabeth 
                e Marlene Schuen e dalla cugina Maria 
                Moling. Cantano in ladino canzoni ispirate dalle leggende 
                locali, accompagnando le parole con musiche Pop o Techno e con 
                suoni soul. Finora hanno pubblicato un paio di CD; il loro sito 
                si trova qui. 
              - "Encresciadùm" 
                (traducibile più o meno con "nostalgia") è 
                il titolo di un album che abbina l'uso della lingua ladina e testi 
                ispirati alle leggende fassane alla musica brasiliana e jazz, 
                in una singolare mescolanza di antico e di moderno "aprendo 
                territori inesplorati all'estro compositivo di Roberto 
                Soggetti". E' stato realizzato presso Cat Sound 
                Studio di Badia Polesine, con la partecipazione dei migliori interpreti 
                della musica jazz presenti in sede locale e nazionale, quali Silvia 
                Donati (voce), Pietro Tonolo (sassofoni), Roberto Rossi (trombone), 
                Paolo Trettel (tromba), con lo stesso Roberto Soggetti al piano, 
                Marco Privato al contrabbasso e Enrico Tommasini alla batteria. 
                La presenza di Fabio Chiocchetti (autore dei 
                versi) è una garanzia. Potete trovarne dei brani su YouTube 
                qui 
                e qui. 
                  
               - Lo spettacolo Fanes – Il   Poema Musicale delle Dolomiti, con testi di Roland Verra e musiche originali   di Susy Rottonara, allestito nel settembre 2011 al Teatro Comunale di Bolzano   con l’ Orchestra Filarmonica Italiana, ripreso e trasmesso dalla RAI Ladina di   Bolzano con regia di Alessandro Dapunt, è stato vincitore nella categoria “music   production” al festival internazionale “Women and Minorities in Media Festival”   organizzato dalla Towson University nel Maryland (USA). 
                Per vedere la lista dei   vincitori vai su wammtu.com e per   dettagli sullo spettacolo su fanesfiction.com 
              - L' Album Dreaming of   Fanes –musiche originali, soprano: Susy Rottonara-, interamente cantato in   ladino, è stato annoverato nella categoria “Best Album of the year” ai 53.   Grammy Awards. Dettagli sul  sito: 
              www.susyrottonara.com. 
              - In febbraio 2013 il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, con il sostegno della Provincia autonoma di Bolzano e in collaborazione con l’Associazione culturale Fanes, ha proposto  un’occasione d’incontro con l’arte ladina contemporanea e con le tradizioni millenarie delle Dolomiti. La musica e la voce del soprano Susy Rottonara, le narrazioni di Roland Verra e le opere pittoriche e scultoree di Rott (Lois Rottonara) hanno condotto lo spettatore nell’affascinante atmosfera delle leggende ladine.  
- Il Poema Musicale Fanes, di cui più in alto, è stato uno dei 10 vincitori del Concorso di idee e progetti per la candidatura di Bolzano con Venezia e il Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019 (foto sul sito dell' Associazione Fanes). 
 
  |