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                settembre 2007 
              Ritrovato 
                finalmente il re dei Fanes 
              Naturalmente 
                non le sue spoglie mortali, ma la sua effigie di pietra al passo 
                Falzarego.  
              "Chi 
                valichi oggi il passo del Falzarego e guardi verso il monte Lagazuoi 
                vede, sulle rocce, il re del Fanis pietrificato, con la lunga 
                barba e con la corona di punte rocciose". Con queste 
                parole, Karl Felix 
                Wolff descriveva l'immagine del re "che, dicono, 
                ha dato nome al passo" (cfr. Il 
                Regno dei Fanes: 6 - La fine del regno). Non ero mai 
                riuscito finora a ritrovarla, ed anche numerosi ladini non sono 
                stati capaci di indicarmela (probabilmente molti altri l'avranno 
                invece conosciuta benissimo). Per le riprese del film "Le 
                Rëgn de Fanes", Susy Rottonara mi ha riferito di 
                aver cercato a lungo, e finalmente di aver individuato un masso, 
                fra il Falzarego ed il Valparola, il cui profilo si prestava molto 
                bene (cfr. foto in fondo). Tuttavia la "sua" formazione 
                rocciosa, pur rispondendo alle esigenze cinematografiche, non 
                mi convinceva affatto, perchè non possedeva nessuna delle 
                precise caratteristiche elencate da Wolff. 
                Finalmente, e per puro caso, mentre cercavo immagini su Google 
                con tutt'altro in mente, mi è caduto l'occhio sulla foto 
                qui sotto (gentilmente concessa da A. Foschian, che ringrazio) 
                e l'ho "visto" al volo. Questo re potrà richiedere 
                una certa fantasia, come dice Susy, ma ha tutto quello che ci 
                vuole: ha una lunga barba, ha la corona di punte, è una 
                struttura abbastanza macroscopica da giustificare di aver dato 
                nome al passo, ed infine è visibile, per un gioco di prospettiva, 
                guardando verso il monte Lagazuoi solo dal passo 
                Falzarego; per di più, è evidente soltanto verso 
                l'ora del tramonto, altrimenti l'appiattimento delle ombre tende 
                a nasconderla. 
                Non si tratta certo di una scoperta, o meglio riscoperta, di importanza 
                capitale, ma è una piccola curiosità che ritengo 
                finalmente risolta. 
                Non modifica la mia convinzione l'esistenza del curioso roccione 
                segnalato da Meridiani Montagne n.29 alle pagine 38-39 
                (vedi Notiziario). 
                Si tratta di un relitto d'erosione la cui forma rassomiglia in 
                qualche modo ad una testa umana, ma manca delle tre caratteristiche 
                fondamentali descritte da Wolff: 
                non è assolutamente visibile dal passo Falzarego (si trova 
                presso forcella Travenanzes), non ha la corona di punte, non ha 
                la barba. Non può dunque trattarsi dell'immagine regale 
                di cui narra la tradizione ladina. 
              
              
                
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                  Il 
                      "Re di Pietra" utilizzato per il film "Le 
                      Rëgn de Fanes" (www.fanesfiction.com); 
                      immagine ricavata da un fotogramma del film.  | 
                 
               
               
                 
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